Introduzione La crescente attenzione riservata alla sostenibilità, in particolare ambientale, sta...
La crescente centralità del Chief Sustainability Officer (CSO): dinamiche macro e impatti su Logistica e Trasporti
La sostenibilità non è più un semplice slogan, ma un elemento cruciale per la competitività delle imprese, soprattutto in settori come la logistica e il trasporto, dove efficienza e riduzione dell’impatto ambientale si intrecciano. In questo contesto, il ruolo del Chief Sustainability Officer (CSO) si è evoluto notevolmente, assumendo maggiore rilevanza strategica e guadagnando un posto di primo piano all’interno delle organizzazioni. Ma quali dinamiche esterne spingono le imprese ad adottare funzioni CSR/SD più mature e a valorizzare figure di vertice come il CSO? E come si riflettono, in particolare, nelle attività di logistica e trasporto? Approfondiamo insieme.
L’Influenza delle dinamiche macro
Secondo numerose ricerche, l’emergere di funzioni e ruoli dedicati alla sostenibilità è il risultato di tre processi a livello macro: regolamentazione, mercificazione e professionalizzazione. Questi fattori, spesso intrecciati tra loro, spingono le imprese a rivedere le proprie strategie, favorendo la nascita di specialisti e strutture interne deputate alla responsabilità sociale d’impresa (CSR) e allo sviluppo sostenibile (SD).
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Regolamentazione:
La crescente pressione normativa, pubblica e privata, ha portato le aziende a integrare pratiche sostenibili in modo più formale. Legislazioni nazionali, linee guida sovranazionali (ad esempio UE, ONU) e standard non governativi (come la Global Reporting Initiative o le ISO) rendono la sostenibilità non più un’opzione, bensì una necessità. In ambito logistico e di trasporto, ciò si traduce in normative sulle emissioni, limiti alle flotte inquinanti e requisiti per la rendicontazione degli impatti ambientali e sociali.
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Mercificazione:
Parallelamente, si è assistito alla nascita di un “mercato della sostenibilità”, animato da consulenti, piattaforme e comunità di pratica che promuovono metodologie, strumenti e best practice. Questa mercificazione trasforma le questioni sociali e ambientali in proposte di valore concretamente vendibili. Nel campo dei trasporti, ciò si manifesta nella diffusione di software e servizi per il monitoraggio delle emissioni, la pianificazione di rotte ottimizzate e l’adozione di veicoli elettrici o a basse emissioni.
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Professionalizzazione:
Infine, l’istituzionalizzazione della sostenibilità come ambito di competenza autonoma ha favorito la nascita di figure con responsabilità specifiche, come appunto il CSO. La professionalizzazione si evidenzia nell’offerta di programmi di formazione dedicati, nella costituzione di associazioni specialistiche e nella definizione di standard di competenza. Oggi, ruoli come il CSO, il Sustainability Manager o il CSR Manager riportano sempre più spesso direttamente ai vertici aziendali, avendo un impatto reale su strategie e investimenti.
Dalla funzione operativa a quella strategica
Fino a qualche anno fa, chi si occupava di sostenibilità all’interno dell’azienda aveva un ruolo prevalentemente operativo e di compliance: compilare report, verificare la conformità normativa, implementare iniziative puntuali. Con il tempo, però, l’attenzione globale verso le tematiche ESG (Environmental, Social e Governance) ha trasformato la sostenibilità in un driver di competitività e innovazione. Oggi, il CSO non si limita più a eseguire istruzioni, ma partecipa attivamente alla definizione delle politiche aziendali, collaborando con top management e consigli di amministrazione.
In settori come logistica e trasporto, ciò comporta la necessità di ripensare l’intera catena di fornitura: dall’approvvigionamento di carburanti a basso impatto, all’ottimizzazione dei tragitti in ottica di risparmio energetico, fino alla gestione degli impatti sociali lungo la filiera (sicurezza dei lavoratori, formazione del personale, relazioni con le comunità locali).
Modelli Organizzativi del CSO
L’efficacia del CSO dipende in buona parte dalla struttura aziendale adottata. Possiamo individuare diversi approcci:
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Modello Operativo:
Il CSO è inserito in un dipartimento operativo (ad esempio Operations o Compliance) e agisce su progetti circoscritti, con autonomia limitata. In questo scenario, la sostenibilità può venire percepita come un costo o un obbligo regolatorio.
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Modello Coordinativo:
Il CSO funge da “collante” tra diversi reparti, coordinando iniziative. Tuttavia, se non ha un rapporto diretto con i vertici, la sua capacità di orientare le scelte aziendali risulta parziale.
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Modello Integrato:
Il CSO siede al tavolo del top management, riporta a CEO o consiglio di amministrazione e influenza la strategia nel suo complesso. Qui la sostenibilità diventa una leva competitiva su cui l’azienda investe in modo sistematico.
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Modello Decentralizzato:
Le responsabilità legate alla sostenibilità sono distribuite in più funzioni, mentre il CSO fornisce linee guida e coordinamento. Questo modello richiede una cultura aziendale già sensibile ai valori ESG e professionisti capaci di lavorare in rete.
Perché conta nella logistica e nel trasporto
Il comparto dei trasporti è responsabile di una quota significativa di emissioni a livello globale e subisce crescenti pressioni per ridurre l’impatto ambientale. Allo stesso tempo, deve rispettare tempi di consegna rapidi e contenere i costi operativi. Ecco dove il CSO fa la differenza:
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Riduzione delle Emissioni:
Promuovendo l’adozione di veicoli a basse emissioni, la transizione verso l’elettrico o l’idrogeno, e incoraggiando intermodalità più sostenibili.
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Innovazione Tecnologica:
Ad esempio, sostenendo investimenti in soluzioni digitali (tracciabilità in tempo reale, software di ottimizzazione delle rotte) che aiutano a ridurre sprechi e consumi di carburante.
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Trasparenza e Comunicazione:
Mantenendo un dialogo aperto con stakeholder e clienti sulle iniziative green, rafforzando la reputazione aziendale e rispondendo a una domanda di mercato più esigente dal punto di vista della responsabilità sociale.
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Valutazione dei Fornitori:
Definendo criteri di selezione e gestione dei partner in base a standard etici, ambientali e di sicurezza, con ricadute positive lungo l’intera filiera.
Il valore di una posizione di vertice
Un CSO che riferisce direttamente al top management può influire su scelte di investimento e strategie di lungo termine, integrando gli obiettivi ESG nelle valutazioni di performance e nei piani di sviluppo. In un contesto come la logistica – dove la competizione è agguerrita e i margini di miglioramento operativo sono ridotti – la capacità di proporre soluzioni sostenibili che generino vantaggi competitivi è un asso nella manica per differenziarsi e anticipare requisiti normativi sempre più stringenti.
Guardando al Futuro
Le dinamiche macro di regolamentazione, mercificazione e professionalizzazione non accennano a rallentare, anzi: gli standard di rendicontazione ESG si fanno più precisi, i consulenti specializzati si moltiplicano e il bacino di competenze sulla sostenibilità si amplia. Di conseguenza, le aziende di trasporto e logistica che puntano a rimanere rilevanti devono dotarsi di figure in grado di tradurre le spinte esterne in innovazione interna. Il CSO, in questo senso, è il catalizzatore perfetto: un professionista capace di cogliere segnali dal contesto globale, di tradurli in soluzioni operative ed economiche e di promuovere la sostenibilità come leva fondamentale per la crescita.
Conclusione
Il ruolo del CSO è ormai centrale nell’architettura strategica aziendale, soprattutto in contesti come logistica e trasporto, dove la convergenza di efficienza, riduzione dell’impatto ambientale e compliance normativa rappresenta un terreno sfidante. Sostenuto dalle tendenze macro della regolamentazione, della mercificazione e della professionalizzazione, il CSO si configura come un vero e proprio leader del cambiamento, in grado di orientare la rotta verso modelli operativi più responsabili e competitivi. La sfida, ora, è adottare strutture e processi che valorizzino appieno questa figura, consentendole di portare un contributo significativo al successo di lungo termine dell’impresa e alla costruzione di un futuro più sostenibile per l’intero settore.